Storia e curiosità di uno dei piatti tipici più amati, discussi e combattuti d’Italia.
Il termine corretto di questa deliziosa pasta che sfama da generazioni romani e turisti deriva dal paese di Amatrice in provincia di Rieti, dove hanno inventato questo tipo di pasta, che prima dell’introduzione del pomodoro (arrivato in Europa solo dopo la scoperta dell’America di Cristoforo Colombo) era in bianco e si chiamava “Gricia”. Amatrice è sulla Via Salaria (costruita dai Romani, e chiamata la via del sale, perché tramite essa andavano a prendere il sale a S.Benedetto del Tronto sull’Adriatico), quindi, è sempre stata collegata a Roma, e per questo i suoi cuochi, da sempre, si sono trasferiti a Roma, e trasferendosi nella Capitale hanno importato anche l’uso della Amatriciana, che riscosse molto successo tanto da essere dichiarata “romana“, come un piatto della tradizione romana. Si parla della sua ricetta a Roma già dal 1700. Anche se il suo nome originale sarebbe Amatriciana, per noi romani che usiamo accorciare le parole, la Amatriciana è diventata Matriciana. Per quanto riguarda la sua preparazione su una cosa non si può sbagliare, la ricetta originale prevede che si utilizzi rigorosamente il guanciale.